1. I coniugi Caffarel arrivano a Torino

  2. I coniugi Caffarel iniziano a produrre cioccolato

  3. Vengono ampliati gli stabilimenti per la produzione

  4. Gli stabilimenti vengono bombardati

Caffarel

Gli albori dell’attività

I coniugi Caffarel arrivano a Torino da Luserna San Giovanni nel 1828. Acquistano dalla famiglia Watzenboum i locali dove a lungo avevano gestito una conceria, ma che dal 1820 era stata data in locazione a Giovanni Martino Bianchini, maestro cioccolatiere, inventore di un innovativo macchinario per la produzione della cioccolata.

Alla morte di Bianchini nel 1837 la famiglia Caffarel subentra alla guida della fabbrica, che cambia il nome da Fabbrica di cioccolata Landò a Caffarel padre e figlio. Nei locali situati in Borgo San Donato, tra le vie Carena e Avet con affaccio su via Balbis, Paolo Caffarel utilizza il macchinario di Bianchini, anche se, in breve tempo, si rende conto che non è in grado di portare all’azienda gli utili auspicati. Decide pertanto di investire nella sua ristrutturazione e revisione. Per reperire i fondi necessari, con spiccato spirito imprenditoriale, chiede e ottiene dall’amministrazione pubblica una considerevole riduzione del canone dovuto allo sfruttamento delle acque del canale di Torino, da cui l’azienda trae le necessaria forza motrice.

Il successo e il gianduiotto

Grazie alle migliorie del macchinario, in breve tempo la Caffarel diventa una delle aziende più apprezzate e produttive in città. Fin dal 1869 si assume l’onore di commercializzare il già noto cioccolatino torinese: il gianduiotto, creato dal maestro cioccolatiere Michele Prochet. Il grande successo di vendite porterà, nel 1879, le aziende dei due più affermati produttori di cioccolato a fondersi, dando vita alla Caffarel Prochet e Compagnia.

Intanto, nel 1846, la Caffarel era passata ai due figli del fondatore, Isidoro e Paolo, che nel 1881 ne ampliano gli stabilimenti, rimasti immutati fino a drammatici bombardamenti del 1942.

La fabbrica è immediatamente ristrutturata nel primo dopoguerra ed è in grado di riprendere a pieno ritmo la produzione. Chiude definitivamente negli anni settanta, quando lo stabilimento torinese è abbattuto e l’azienda è trasferita a Luserna San Giovanni, la città natale dei due fondatori, i coniugi Caffarel.

 

Riferimenti bibliografici

MuseoTorino