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Antonio Bertolini inventa la bustina monodose di lievito
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La produzione è interrotta per l'impossibilità di reperire le materie prime
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Bertolini appare sul Carosello con il personaggio di Mariarosa
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La produzione è spostata dal Piemonte in Valle D'Aosta
Bertolini
Un’intuizione lungimirante
Nel 1911, mentre Torino si appresta a festeggiare i primi cinquant’anni dell’Unità d’Italia, il giovane Antonio Bertolini, con spiccato spirito imprenditoriale, inventa la bustina monodose di lievito, destinata a diventare famosa su tutto il territorio nazionale e successivamente all’estero. Nasce così la marca Bertolini, riuscendo a coprire in maniera eccellente un vuoto di mercato che fino a quel momento nessuno aveva colmato. Infatti, chiunque confezionasse dolci casalinghi tentava ogni volta la lievitazione con un pizzico di bicarbonato o con qualche polvere lievitante comprata dal droghiere. Bertolini, con le sue bustine monodose di lievito, risolve, da lì in avanti, la maggior parte degli insuccessi in cucina degli italiani.
Nel corso del tempo l’azienda si specializza in altri prodotti per i dolci e per la conservazione dei cibi: miscele di spezie e aromi, lievito per gnocchi di patate, vanillina, surrogato di caffè, preparati per liquori e salnitro per la conservazione delle carni.
Un’azienda multiforme
Accanto alla realizzazione di prodotti alimentari, la Bertolini, utilizzando le proprie competenze nel settore della chimica, inizia a produrre anche veleni per topi, insetticidi e carte pigliamosche. L’eterogeneità dei prodotti, d’altronde tutti ugualmente utili in cucina, non sconcertano i clienti, che, anzi, si sentono molto seguiti e assistiti dall’azienda. Uno degli strumenti di più efficace fidelizzazione rimane l’invenzione del ricettario Bertolini alla fine degli anni quaranta.
Dopo il periodo bellico, che interrompe la produzione per l’impossibilità di reperire le materie prime, la ripresa, in continuità con la storia aziendale, si caratterizza non solo attraverso la modernizzazione degli impianti e la formazione dei nuovi dipendenti, ma anche attraverso un dialogo proficuo con la clientela.
Mariarosa
Strumento di diffusione e informazione per eccellenza risulta essere la pubblicità, per la quale la direzione investe generosamente. Prima della seconda guerra mondiale noleggia automobili su cui spicca il marchio Bertolini, negli anni cinquanta l’azienda si affida alla radio e al cinema, che trasmettono l’allegro motivetto: «Per fare buoni dolci che cosa ci vuol? Ci vuole Bertolini!».
È però la televisione a rendere l’azienda nota in tutta Italia attraverso l’amatissimo personaggio di Mariarosa. la gioiosa bambina, abile in cucina, vivace e simpatica. La sua prima apparizione nel Carosello serale è del 1970; in breve diverrà l’unico e inconfondibile testimonial della Bertolini.
Nel 1999 l’azienda sposta produzione e sede legale in Valle d’Aosta e nel 2003 è assorbita dall’azienda tedesca Cameo, con sede a Desenzano sul Garda, che ne acquisisce il marchio.
Riferimenti bibliografici