1. Giovanni Battista Schiapparelli, in società con Bernardo Alessio Rossi, acquista la Regia farmacia di Torino

  2. Alla morte di Schiapparelli l’azienda è rilevata dai figli che fondano la Società anonima stabilimenti chimici farmaceutici riuniti Schiapparelli

  3. L’azienda si riconverte alla produzione bellica di gas tossici e innesti per le bombe

  4. Gli stabilimenti aziendali subiscono gravi danni a causa dei bombardamenti

  5. La Schiapparelli si associa all’azienda farmaceutica statunitense Searle

  6. L'azienda chiude definitivamente

Schiapparelli

La Regia farmacia

Nel 1824 Giovanni Battista Schiapparelli, in società con Bernardo Alessio Rossi, acquista la Regia farmacia situata nell’attuale via XX Settembre 87. Aperta dai frati canonici del Duomo tra il XVI il XVII secolo come spezieria dell’ospedale di piazza San Giovanni, nel 1711 diventa la farmacia dell’adiacente seminario metropolitano. Nota per essere anche un luogo di incontro di intellettuali e carbonari, nell’Ottocento la farmacia serve personalità come Cavour, Rattazzi, Crispi e Sella. Specializzata nella produzione di elisir curativi, vende soprattutto il noto Balsamo di Gerusalemme, digestivo di erbe prodotto ancora oggi, la cui composizione rimane segreta.

Dalla bottega alla casa farmaceutica

Con l’acquisizione da parte di Giovanni Schiapparelli, fornitore ufficiale della Casa reale, la farmacia si trasforma gradualmente da laboratorio di preparazioni galeniche a piccola industria, in grado di produrre su scala sempre più ampia solfato di chinino, acido solforico, sciroppi, compresse, capsule, pomate oltre che la riproposizione di antiche ricette. La sede amministrativa dell’azienda e i magazzini sono collocati in un edificio in via Sant’Anselmo 14, dove rimarrà fino agli anni cinquanta del Novecento. Attualmente è la sede dell’Ordine dei farmacisti del Piemonte.

Alla morte di Schiapparelli l’azienda è rilevata dai figli che, nel 1906, fondano la Società anonima stabilimenti chimici farmaceutici riuniti Schiapparelli.

La nuova società avvia la propria attività l’anno successivo in uno stabilimento a Settimo Torinese, dove è ampliata la produzione di prodotti chimici e farmaceutici per uso medico e industriale. Durante la prima guerra mondiale l’azienda si riconverte alla produzione bellica di gas tossici e innesti per le bombe. Le difficoltà economiche dell’immediato dopoguerra sono ampiamente superate con l’assorbimento, nel 1921, dei laboratori farmaceutici Boniscontro-Gazzone. Nel 1935, grazie alla ripresa produttiva a pieno ritmo, è avviata la costruzione di uno stabilimento in via Oropa 71, che sarà suddiviso nei reparti produttivi rispettivamente di farmaci galenici, alcaloidi e prodotti puri.

Dalla seconda guerra mondiale alla chiusura

Lo stabilimento di via Oropa è gravemente danneggiato durante i bombardamenti del 13 luglio del 1943, durante i quali 15 locali rimangono inagibili, mentre altri sono parzialmente danneggiati. La rapida ricostruzione nel primissimo dopoguerra permette una piena ripresa produttiva; già nel 1946 la Schiapparelli impiega circa 400 dipendenti, collocati fra via Sant’Anselmo e via Oropa.

Una prima riduzione dei dipendenti si ha nel 1964 con l’accorpamento dei diversi reparti in una sola struttura e la progressiva automatizzazione dei processi produttivi. Nel 1985 la Schiapparelli si associa all’azienda farmaceutica statunitense Searle, avviando un lungo ma irreversibile percorso che termina con la chiusura definitiva nel 1998.

Attualmente nell’area un tempo occupata dallo stabilimento di via Oropa sorgono edifici residenziali.

Riferimenti bibliografici

MuseoTorino