1. L’imprenditore Giovanni Paracchi inaugura la prima fabbrica italiana di tappeti

Paracchi

Una fabbrica di tappeti a Torino

Nel 1901 l’imprenditore Giovanni Paracchi inaugura, nel cuore del quartiere di Lucento, la prima fabbrica italiana di tappeti. Lo stabilimento di via Pianezza 17 nel corso degli anni è notevolmente ampliato, in seguito all’aumento costante della produzione.

Nei primi tempi i lavoratori non sono più di quindici, ma dopo la prima guerra mondiale la Paracchi si afferma quale una delle più importanti aziende tessili in Italia. Passa ad acquistare telai di qualità dalla Germania e incrementa l’organico. Nel 1927, nella vicina via Nole, l’azienda fa costruire l’Associazione Sportiva Paracchi, tuttora esistente, che si distingue in particolare nelle corse ciclistiche.

I crescenti successi dell’azienda sono dovuti soprattutto alla qualità dei prodotti e il marchio che rappresenta il Leone di Persia diventa noto anche fuori dei confini nazionali. Nel momento della sua massima espansione, poco prima della seconda guerra mondiale, raggiunge i 2000 dipendenti e arriva a esportare circa l’80% della produzione. I suoi tessuti, venduti anche negli Stati Uniti, sono utilizzati dalle Ferrovie dello Stato per rivestire i wagon-lits e dalla Società Italia di Navigazione per l’arredo di navi prestigiose, come il transatlantico Andrea Doria.

L’azienda, nonostante l’enorme successo internazionale, rimane a conduzione familiare; a Giovanni Paracchi succede il figlio Alfredo e, successivamente, passerà ai nipoti Giovanni, Michele e Antonio.

Con il periodo della guerra, sebbene l’azienda riceva molte commesse belliche, inizia a entrare in crisi. Un incendio nel 1940 e i bombardamenti del 1942 e del 1943 danneggiano gli impianti in maniera consistente.

Nel settembre del 1945 sono già in corso i lavori di ricostruzione, ma lo stabilimento risulta ormai obsoleto e nel corso del tempo la produzione è progressivamente, anche se non totalmente, trasferita in una struttura di ridotte dimensioni in via Paolo Veronese 216.

La concorrenza straniera e la crisi industriale degli anni settanta toccano in maniera significativa la Paracchi, che negli anni novanta chiude definitivamente i locali di via Pianezza. Dopo un lungo periodo di abbandono, tra il 2005 e il 2009, sono oggetto di un imponente intervento di riqualificazione, che porta alla realizzazione di uffici, residenze private, locali commerciali e autorimesse.

Nonostante tutte le difficoltà degli ultimi decenni, la Paracchi, che ha trasformato la sua ragione sociale in “Paracchi 1901”, trasferisce la propria sede a Ciriè e prosegue la produzione.

Riferimenti bibliografici

MuseoTorino