1. Mary Matté registra il primo marchio: una donna avvolta in un drappo lussuoso

  2. Mary Matté apre il suo lussuoso atelier di alta moda in via Roma a Torino

  3. L'atelier di moda chiude definitivamente

Mary Matté

Un marchio del lusso

Tra il 1931 e il 1937 la centralissima via Roma a Torino subisce l’ingente opera di risanamento e di ricostruzione negli stili classicista-novecentista e razionalista ad opera di architetti di fama nazionale come Armando Melis e Giovanni Bernocco, sotto la supervisione di Marcello Piacentini.

Nel rinnovato cuore storico e commerciale della città Mary Matté apre il suo lussuoso atelier di alta moda. Già conosciuta dalle signore più facoltose, tra gli anni trenta e cinquanta si afferma come una delle firme più rinomate e ricercate. Già nel 1927 registra il proprio marchio che consiste in una figura femminile in posa di danza antica, il cui corpo è avvolto in un drappeggio; il nome e il cognome della proprietaria risultano sovrapposti in un gioco di lettere molto moderno.

La moda autarchica e le produzioni industriali

Le caratteristiche delle confezioni su misura dell’atelier nascono dall’incontro creativo fra modelli francesi, acquistati direttamente a Parigi o importati e, successivamente adattati al gusto delle clienti. Dal 1937 anche Mary Matté si adegua alle direttive del regime fascista, che impongono una moda italiana esente da influenze straniere, e partecipa con le sue creazioni, insieme ad altre sartorie e pelliccerie, alla Mostra autarchica di Torino del 1939.

Dopo la guerra riprende la produzione di modelli ispirati alle tendenze della moda e non più a ingerenze autoritarie, ma la concorrenza delle produzioni industriali in serie riduce sensibilmente le richieste di abiti su misura. L’atelier di Mary Matté chiude definitivamente negli anni cinquanta.