1. L’azienda registra un marchio composto da cinque piramidi affiancate

  2. L'azienda deposita marchi con denominazioni di pietre preziose

  3. La fabbrica è ripristinata dopo i bombardamenti

Davit

Cioccolato, cacao e caramelle

Il nome esteso della Società anonima Davit comprendeva anche le parole “cioccolato cacao e caramelle”. Con sede in un edificio basso al numero civico 67 di via Cibrario, di cui occupava sette locali, era gestita dai titolari: Guglielmo, Giovanni e Luigi Campia.

Nel 1926 l’azienda registra un marchio composto da cinque piramidi affiancate, recanti ciascuna sulle facce laterali le lettere che compongo la parola Davit. Nel 1930 deposita invece una serie di marchi che oltre al nome dell’azienda comprendono, ciascuno, la denominazione di una pietra preziosa: ametista, diamante, rubino, smeraldo, topazio e zaffiro. Negli anni trenta la produzione e la distribuzione si amplia anche al settore dei dolciumi e dei biscotti.

 

Nel corso del periodo dell’autarchia imposto dal fascismo, la Davit si specializza nella produzione del cioccolato per l’esercito che, a detta di chi lo ha assaggiato, aveva un terribile gusto, pur rappresentando comunque un bene prezioso soprattutto nel periodo bellico.

I locali sono danneggiati lievemente a causa dei bombardamenti alleati, ma a maggio del 1945 la struttura è già ripristinata e pienamente funzionante. Negli anni cinquanta la Davit registra altri quattro marchi composti rispettivamente dalle parole: “Pigna d’oro”, Comet, Karakorum e K2.

Attualmente sull’area dove sorgeva il piccolo fabbricato si erge un edificio di sette piani adibito ad abitazioni e negozi.

Riferimenti bibliografici

MuseoTorino

Museo d’Arte Urbana