1. Ferdinando Baratti ed Edoardo Milano giungono a Torino per aprire un laboratorio di pasticceria e confetteria

  2. Apre lo spazio in Galleria Subalpina a Torino

  3. La Baratti&Milano registra il suo primo marchio

  4. Il negozio in Galleria Subalpina è ampliato in vista dell'Esposizione internazionale

  5. Il locale in Galleria Subalpina e lo stabilimento sono bombardati

  6. L'azienda cede la proprietà

  7. Il locale di Galleria Subalpina entra a far parte del marchio dei Locali storici d’Italia

Baratti & Milano

Il laboratorio in via Dora Grossa

Nel 1858 Ferdinando Baratti ed Edoardo Milano, provenienti dal Canavese, giungono a Torino per aprire un laboratorio di pasticceria e confetteria in via Dora Grossa, l’attuale via Garibaldi. Nel 1874 presentano un progetto di laboratorio e spazio commerciale nella neonata Galleria dell’Industria Subalpina, dove si spostano nell’anno successivo. Il prestigioso locale, grazie al successo presso la clientela e la qualità dei prodotti venduti, può in breve fregiarsi della qualifica di fornitore della Real Casa.

Nel 1899 la ditta dei due fondatori si costituisce in società, dalla quale, nello stesso anno, Ferdinando Baratti si ritira; nel 1905 assume la denominazione con cui ancor oggi è conosciuta di Baratti&Milano e nel 1906 registra il suo primo marchio di fabbrica, contrassegnato dagli stemmi di Sua Maestà il Re d’Italia.

Prestigio e fascino

Nel 1909, in prossimità delle celebrazioni per i primi cinquant’anni dell’Unità d’Italia, il negozio in Galleria Subalpina è ampliato con due locali adiacenti. Su segnalazione dello scultore Edoardo Rubino è chiamato per la ristrutturazione l’architetto bolognese Giulio Casanova, fra i più quotati dell’epoca. Non solo cura il progetto, ma anche tutta la sezione relativa agli arredi e alle decorazioni interne ed esterne, le cui parti scultoree sono opera dello stesso Rubino. I nuovi locali sono pronti in tempo per l’Esposizione internazionale del 1911.

Nel 1920 l’impresa, grazie alla costante crescita produttiva, decide di aprire uno stabilimento in corso Mediterraneo 132, dove sono realizzate in particolare le caramelle, le note “barattine”, caratterizzate da una molteplicità di gusti molto ampia e originale. Negli anni successivi sono registrati nuovi marchi con l’introduzione di elementi dell’iconografia fascista, quali un balilla mentre fa il saluto romano e una piccola italiana.

Dopo la guerra la grafica si semplificherà notevolmente, prediligendo motivi astratti o floreali.

Durante il secondo conflitto mondiale sono seriamente danneggiati dai bombardamenti sia lo stabilimento sia lo storico locale, il cui restauro fedele al progetto originario sarà terminato solo nel 1948. Nello stesso anno la produzione sarà trasferita in via Mombasiglio 96 e, dieci anni dopo, in via Bistagno 6.

Vincolo di tutela sullo storico locale

Nel 1985 l’azienda cede la proprietà al gruppo veneto Toulà, mentre il Ministero dei beni culturali e ambientali pone il vincolo di tutela sul locale e sugli arredi storici in Galleria Subalpina. Nel 1992 la sede produttiva è trasferita da Torino a Bra, nel 1994 la proprietà passa alla Turin hotels International. Nel 2003 avviene l’ultimo passaggio al gruppo Novi-Elah-Dufour, che si incarica di ristrutturare il prestigioso locale storico, con una rivisitazione della disposizione degli spazi che vede lo spostamento del bar nella sala della confetteria, le cui vetrine si affacciano sulla Galleria. Riaperto nel 2004, entra a far parte del marchio dei Locali storici d’Italia.

Riferimenti bibliografici

MuseoTorino