1. Teofilo Sola, Alessandro Martini e Luigi Rossi fondano l'azienda di liquori

  2. La ditta prende il nome di Martini & Rossi

  3. La famiglia Rossi è insignita dal Re del titolo nobiliare di Conti di Montelera

  4. L'azienda diventa una holding, la General Beverage Corporation

  5. L'azienda si fonde con il gruppo Bacardi

Martini & Rossi

L’intuizione di due imprenditori e le doti di un liquorista

Teofilo Sola, contabile della Distilleria Nazionale di Spirito di Vino all’uso di Francia, e Alessandro Martini, venditore della medesima ditta sorta nel 1847 in Contrada San Filippo, nel corso degli anni affinano le proprie competenze e acquisiscono un solido spirito imprenditoriale. È così che nel 1863, insieme al liquorista Luigi Rossi, rilevano la Distilleria Nazionale, iniziando a realizzare in proprio vermouth, spumante, fernet, bitter e china.

L’anno successivo la sede produttiva è spostata a Pessione di Chieri, località non solo vicina alle vigne delle colline torinesi, ma situata lungo la linea ferroviaria Torino-Genova, sorta per volere e con i finanziamenti dei Savoia tra il 1848 e il 1953, snodo strategico per lo sviluppo del commercio tra il Piemonte nord-occidentale e la Liguria.

Alla morte di Teofilo Sola, nel 1879, la ditta muta la propria ragione sociale in Martini & Rossi, iniziando un periodo di crescita e di notorietà che la porta agli inizi del Novecento a raggiungere una dimensione industriale con centinaia di lavoratori, in particolare donne addette al confezionamento e all’etichettatura delle bottiglie. Nel 1887 la direzione generale trova sede nell’attuale corso Vittorio Emanuele II a Torino, nel 1901 è aperta una distilleria a Montechiaro d’Asti e iniziano a moltiplicarsi le filiali all’estero. Nel 1911, la famiglia Rossi, ormai unica proprietaria della ditta, dopo l’Esposizione universale, in occasione dei primi cinquant’anni dell’Italia unita, è insignita dal Re del titolo nobiliare di Conti di Montelera.

Negli anni venti la Martini & Rossi non solo è un’azienda di rilievo internazionale, ma il suo marchio, diffuso attraverso campagne pubblicitarie capillari e molto evocative, diventa sinonimo di qualità e raffinatezza. La direzione aziendale, negli anni trenta, intuisce anche l’importanza delle sponsorizzazioni e così finanzia, dal 1936, i cosiddetti concerti radiofonici Martini con l’orchestra Eiar e diverse competizioni sportive, a partire dal Giro d’Italia.

Dal secondo dopoguerra a oggi

Le difficile ripresa dei primi anni dopo la guerra è rapidamente superata già agli inizi degli anni cinquanta, quando la Martini & Rossi è trasformata in società per azioni. Lo sviluppo industriale e le vendite non subiscono più alcun calo, tanto che nel 1977 diventa una holding, la General Beverage Corporation, e nel 1993 si fonde con il gruppo americano Bacardi.

Il successo prosegue nel corso dei decenni e, nonostante le numerose filiali in giro per il mondo, lo stabilimento di Pessione continua ininterrottamente la produzione, dal 1864 a oggi. Dal 2017, su decisione della Bacardi, nello stabilimento sulle colline torinesi è anche avviata l’attività di imbottigliamento del rum, che favorisce l’assunzione di 40 nuovi dipendenti.

Una parte dello stabilimento ospita da tempo la Casa Martini, un luogo espositivo, di formazione e incontro con il pubblico, situato nella palazzina storica della ditta e suddiviso in otto differenti spazi: il Museo di storia dell’enologia, la Galleria Mondo Martini, la Bar Academy, la Botanical Room, l’Old Laboratory, la Terrazza Marini, il Lounge Bar e il Martini Store.

Riferimenti bibliografici

MuseoTorino

Martini

Filomena Greco, Martini & Rossi. Boom di ricavi e assunzioni grazie al rum, «IlSole24ore», 22 maggio 2019