1. Carlo Birocchetto apre un piccolo laboratorio artigianale

  2. Giuseppe Feletti acquista l'azienda e le attribuisce il nome tuttora vigente

  3. La produzione viene trasferita a Pont-Saint Martin in Valle d’Aosta

Feletti

Cioccolato, gianduiotti, praline e bicerin

In un piccolo laboratorio artigianale in via della Basilica Carlo Birocchetto, nel 1882, avvia la produzione di cioccolato, gianduiotti e praline, destinati a riscuotere in breve tempo un notevole successo presso la clientela torinese. Grazie alle crescenti vendite il laboratorio si trasferisce nella nuovissima Galleria Umberto I, inaugurata nel 1890 e fin da subito luogo di incontro e scambi commerciali di grande prestigio. Da piccola bottega artigianale si trasforma in un locale di lusso, che oltre a vendere i cioccolatini offre alla clientela sempre più variegata ed esigente il noto “bicerin”, la bevanda di cacao, caffè e latte montato.

La piccola ditta di Carlo Birocchetto in pochi anni acquisisce rinomanza internazionale, tanto che non solo partecipa alle Esposizioni dell’alimentazione di Parigi nel 1903 e di Londra nel 1904, ma ottiene anche diversi riconoscimenti.

Il passaggio a Feletti

Negli anni successivi la proprietà muta diverse volte fino a quando, al termine della prima guerra mondiale, l’azienda è rilevata da Giuseppe Feletti, che le attribuisce il nome tuttora vigente.

Dal 1932 al 1968 lo stabilimento produttivo ha sede in via Nicola Fabrizi angolo corso Lecce; nel 1952, dopo le difficoltà iniziale del primo dopoguerra, l’azienda diventa la Cioccolato Feletti S.r.l. e nel 1936 società per azioni. Nel 1968 la produzione è trasferita in locali più moderni ed efficienti a Pont-Saint Martin in Valle d’Aosta.

Dal 2012 il marchio Feletti entra a far parte, insieme a quello di Sorini di Castellamonte, del Gruppo H.D.I. S.p.A.

I marchi dell’azienda

Nel corso degli anni l’azienda registra diversi marchi, che sono adattati ai gusti estetici delle differenti epoche e ai prodotti offerti. Fra tutti spicca per originalità quello registrato nel 1949 e così descritto: “Marchio consistente in una vignetta rettangolare che all’interno di una cornice rettangolare contiene una carta geografica della Francia e regioni limitrofe con figure di velieri nelle regioni vicino al mare, rosa dei venti nell’angolo in alto a destra, targa centrale con bordo frastagliato e decorato a volute contenente la parola – CHOKATE – in caratteri di fantasia con altre scritte, sotto ai lati della targa corrispondente al Golfo di Guascogna sono riprodotte delle figure ciascuna posata su uno svolazzo ed affiancata ad uno scudo”.

Riferimenti bibliografici

Feletti

Museo d’Arte Urbana